LO STATO DELLA ROCCA

Sabbio Chiese
Rocca di Sabbio Chiese, che fare? Al capezzale del malato, per conoscerne la gravit‡ e per stabilirne la cura.
C'era preoccupazione a Sabbio Chiese, per alcune crepe e piccoli cedimenti evidenziati dal Santuario della Madonna della Rocca, e per alcuni sfaldamenti con distacco di parti di roccia dalla rupe, mentre gi‡ in passato erano caduti sassi nel fiume:"Per questo" spiega il sindaco sabbiense Fausto Pelizzari" l'anno 2002 Ë stato dedicato, anche in previsione delle feste Decennali tenute a settembre, a tutta una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma allo stesso tempo, si sono commissionate indagini e sono stati raccolti pareri sullo stato di salute del monumento simbolo della comunit‡ di Sabbio e dell'intera Vallesabbia".
L'obiettivo resta quello di adottare poi le giuste scelte in merito alla necessit‡, all'urgenza e all'importanza degli interventi di conservazione e di consolidamento sia della struttura che della rupe.
La Rocca risale all'anno Mille, al tempo delle invasioni degli Ungari, quando venne approntato un sistema difensivo della valle che comprendeva anche le rocche di Nozza, Vobarno e Bernacco. Alla met‡ del '400, da militare la struttura divenne religiosa, trasformandosi in Santuario e salvandosi cosÏ dalla distruzione toccata invece alle altre rocche, abbandonate quando non piš difensive.
Ma ecco in sintesi il responso dei "medici":"L'invito Ë a toccare la Rocca il meno possibile, con interventi mirati. L'eventualit‡ che un monumento rimasto in piedi per 1000 anni decida proprio adesso di cadere in testa ai sabbiensi, Ë abbastanza remota. PurchË si agisca nei punti chiave".
Serve un consolidamento strutturale che revisioni o sostituisca in modo totale o parziale le "chiavi" in legno che "legano" la struttura:"In pratica, le chiavi del tetto non reggono piš. Inoltre, la zona che risulta piš deteriorata Ë quella della galleria che passa sotto la Rocca".
Un malato quindi non tanto grave da morire, ma che soffre comunque di una malattia da non sottovalutare: precipitasse il tetto dalle "chiavi" rovinate, o cedesse la volta della galleria sotto la struttura, non sarebbe uno scherzo. Senza contare che il rischio di caduta-massi, per ora precipitati solo nel fiume Vrenda (ma chi impedisce che possano domani precipitare sul paese?) resta sempre vivo.
"Anche se le urgenze escono un poco ridimensionate da queste analisi" dice Pelizzari "il nostro obiettivo nel breve e medio periodo, oltre che di tener monitorata la situazione, Ë di mirare alla progettazione esecutiva degli interventi di consolidamento, da effettuare abbastanza in fretta. In seconda battuta (ma in parte gi‡ lo si Ë fatto) mireremo al recupero artistico della struttura".
Una spesa difficile da quantificare, nell'ordine forse dei 500.000 euro:"Resta il fatto che la Rocca di Sabbio rappresenta un monumento all'intera valle, un gioiello artistico, un vero e proprio scrigno di storia; perciÚ, va costantemente monitorato e salvaguardato".