I CAMPIONI DELLA "BALA"

Sabbio Chiese, i campioni della "bala" insieme dopo 51 anni.
E' come se il tempo si fosse fermato all'anno 1949, per Pierino Marchi ed i suoi 5 compagni di squadra, fotografati allora grazie ai numerosi "allori" conquistati in quell'anno nel gioco del pallone elastico:"Eravamo la migliore squadra della valle" racconta il Pier Boget, classe 1924 " e il Gioan (all'anagrafe Giovanni Marchi, classe 1913) era il miglior giocatore di Vallesabbia, sia come battitore che come "rimanda". L'occasione stata quella della festa di S. Martino, patrono di Sabbio sopra: un gruppo di appassionati di "bala", che dal 1980 ha riscoperto l l'antica tradizione di questo gioco indicendo ogni anno un torneo, in occasione dell'anno 2000 ha raggruppato i suoi 6 campioni di allora, e li ha messi in posa: fotoricordo con medaglietta, premiazione e cena tutti assieme. "Avevamo iniziato a giocare negli anni '30/'40" racconta il Marchi "ma solo nel 1945 ci siamo messi insieme ed abbiamo formato una squadra. Oltre a me e al Gioan, c'era il Giovanni Pezzottini del 1916 (Gino de canal), l'Antonio Dainesi del '23 (il Tone), il Luigi Tisi del '19 (Gioanela) reduce dalla Russia e padre di don Gianmario Tisi, oggi parroco di Preseglie, e l'Alfredo Pasini (il pi giovane, del 1929) poi emigrato in Argentina, dove vive tuttora. Dal '45 fino al 1962, anno in cui abbiamo smesso di giocare, abbiamo sempre giocato assieme in diversi tornei (da Odolo a Sal, da Sabbio a Gussago, da Preseglie a Puegnago, da Bione a Lumezzane, da Vestone a Sarezzo) ed abbiamo portato a casa diversi trofei". "Era la pi forte squadra della Vallesabbia/Valtenesi, e dava filo da torcere in tutta la Valtrompia, la nostra squadra. Avevamo una divisa di colore arancione molto scuro, e per spostarci usavamo di tutto: dal carretto trainato dall'asino alla bicicletta; e pi tardi, la lambretta. I premi erano soprattutto in natura, e sapevamo accontentarci di poco". La "bala" allora si giocava con una palla di cuoio che non rimbalzava, grossa la met della palla di tennis attuale:"Per battere usavamo la "creola", sorta di tamburello su cui si gettava la palla per il rimbalzo. Giocavamo solo di domenica, e quasi sempre in piazza; e per noi questa era l'occasione per far festa, per sane bevute e per cantate in compagnia. A lamentarsi erano semmai le morose, sempre cattive perch non avevamo mai tempo per loro. Ma la passione era tanta, tantissima". Le partite erano all'ultimo sangue, ricche di agonismo e di rivalit: "Fortuna che c'era l'albitro" spiega il Pier "senn chiss che battaglie. Il migliore ad arbitrare era il Carlo Rizzardi di Barghe, del 1907, che ogni tanto rivedo ancora con piacere". Riunire i 6 campioni 51 anni dopo stata una bella impresa:"Sono tutti e 6 belli arzilli. E aprofittando del fatto che il Pasini (l'argentino) era qui, abbiamo organizzato questa riuscita festa a sorpresa. Hanno dai 71 agli 87 anni, ma tutti e sei sono ancora... veri "campioni" dal cuore "giovane".