PADRE BONIFACIO

Vallesabbia, il piccolo "grande" artista col saio... ritrovato.
"Mi rimetto nelle mani di Dio" diceva convinto Padre Bonifacio, 85 anni compiuti e da 54 lontano dalla Vallesabbia (dapprima a Parma e poi, dal '58, presso l'abbazia di S. Pietro di Torres presso Sassari) "perch non torner pi nella mia piccola valle". Nato a Provaglio Valsabbia nel 1916, Lorenzo Salice diventa sacerdote a Brescia nel 1939. Dapprima curato dell'Oratorio a Lumezzane S. Sebastiano, poi va a Comero di Casto ad aiutare lo zio don Giovanni. Da agosto del '43 parroco a Odeno di Pertica Alta, dove rimane fino ad ottobre del '47. Fu, questo, un periodo che segn profondamente don Salice:"La mattina del 5 settembre '44 sento sparare, ed i nazifascisti che arrivano in paese si vantano di aver ucciso un "bandito". Con un parrocchiano salgo sui monti, e troviamo il partigiano "Fabio", con il cranio trapassato da un proiettile e gli occhi sbarrati. Aiutati da altri lo trasportiamo in paese dove, in barba alle leggi, tengo solenni funerali e lo seppellisco nel cimitero di Odeno. E' da allora che i partigiani iniziano a venire da me, di notte". Ma c' chi fa la spia, ed il 7 febbraio '45 una retata porta all'arresto di Emi (Emiliano Rinaldini, "ribelle per amore") e di don Salice:"Ci portano ad Idro via Casto. Ci conosciamo, ma ho ricevuto ordine dal Vescovo tramite don Vittici di Mura:"Negare, negare tutto", e Rinaldini fa lo stesso. Giuro sulla Bibbia che non conosco partigiani, e che se li vedr li denuncer subito; mi credono, e mi rilasciano. Durante l'omelia ringrazio per lo scampato pericolo, e prego perch non accada nulla agli altri prigionieri. Invece, si diffonde la voce:"Emi stato fucilato a S. Bernardo di Belprato". Piango". E' il 1947 quando Don Salice a Parma per gli esercizi spirituali, e viene scosso dalla vita di S. Benedetto:"Scelgo allora di farmi monaco. Mentre mi diplomo al liceo artistico e conseguo all'Accademia d'arte di Bologna il diploma in "pittura e decorazione murale", per 10 anni sono ospite dell'Abbazia parmense di S. Giovanni Evangelista". Dal '58 Padre Bonifacio ininterrottamente a Torres:"Dipingo per me stesso e per il monastero, a cui consegno ogni compenso, e non torner pi in Vallesabbia". Invece, ecco la mostra "Il canto del Creato" che, a cura della Biblioteca, espone alla Rocca di Sabbio Chiese dal 7 al 25 aprile; ed ecco chi, da Sabbio, lo va a prendere in Monastero e lo porta in valle: dapprima l'inaugurazione della mostra, quindi le visite a Provaglio (dai 2 fratelli), a Binzago di Agnosine (dalla sorella) ed in Pertica, sulla tomba della fedele domestica Eva. Infine il ritorno in Sardegna, sempre accompagnato, ringiovanito da questa gioia del tutto inattesa:"Il vedere come tutti mi stimino e mi vogliano ancora bene, nonostante la lontananza".