Sabbio Chiese, il Comune difende la propria acqua coi denti e...
l l Comune difende la propria acqua coi denti e... con le multe: arrivano le sanzioni per "furto dell'acqua pubblica".
Sono tre le multe affibiate in questi giorni, da 1.000 euro ciascuna:"Abbiamo accertato come ci sia a Sabbio" spiega il primo cittadino Fausto Pelizzari "una pericolosa abitudine, che va sradicata prima che diventi consuetudine: si tratta di episodi (ne sono stati accertati tre nell'arco di un solo mese) nei quali gente "bisognosa" di acqua pensa, pur senza possedere alcuna autorizzazione in merito, di risolvere il proprio problema attaccandosi indebitamente alle prese d'acqua pubbliche del paese. Ma le prese per gli estintori solo lÏ, comode ed a disposizione, per le emergenze, non per essere scambiate per fontane pubbliche. Prelevarne quindi l'acqua diventa "uso improprio di acqua pubblica" e, va ricordato a tutti, Ë appropriazione indebita e furto di cosa pubblica, passibile come minimo di multa".
E visto che si configura un reato, anche se per ora il sindaco preferisce non prendere in considerazione quest'eventualità nella speranza che le multe sia sufficienti a far terminare i "furti", dalla multa si potrebbe passare anche alla denuncia:"La quantificazione dei 1.000 euro, piuttosto elevata, Ë forfettaria, ma Ë punizione che ha come obbiettivo il fare da deterrente: chi ruba la nostra acqua non ha infatti misuratori che quantifichino il "prelievo". PerciÚ decidiamo noi, autonomamente e da "cattivi": chi ha prelevato, paga".
Gli episodi, si sa, sono piš dei tre sanzionati:"Naturalmente, com'Ë giusto che sia, siamo intervenuti nei confronti di quei casi che abbiamo avuto la possibilità di accertare. Per gli altri... chi ha prelevato lo sappia: ora saremo assai piš vigili, ed attaccarsi all'estintore d'emergenza per strada vorrà automaticamente dire tirarsi addosso una sanzione da 1.000 euro".
Tra l'altro Sabbio Chiese possiede ben 26 fontane pubbliche, ben curate e mantenute in efficienza:"C'Ë stato un momento in cui avevamo pensato di saldare le prese di questi estintori pubblici, alle quali Ë davvero troppo facile attaccarsi indebitamente. Ma, com'Ë naturale, non l'abbiamo fatto: dovesse verificarsi la situazione d'emergenza per la quale l'estintore sta lÏ, una presa "saldata" renderebbe difficile ricevere l'acqua con urgenza.
Quindi, non resta che affidarsi a 2 diverse soluzioni, la prevenzione e la cura: da un lato il cittadino che smette di rubare l'acqua pubblica, e dall'altro le significative sanzioni per chi non si adeguerà a questa semplice norma di rispetto di ciÚ che Ë pubblico".
A Sabbio vengono consumati ogni anno 200.000 metri cubi d'acqua:"L'acquedotto Ë servizio pubblico" spiega Pelizzari "che il Comune mantiene efficiente, e che vorrebbe tenere per se, non cedere all'Ato, come pretenderebbe la normativa sugli ambiti che sta venendo avanti. La nostra acqua la vogliamo difendere coi denti e, se necessario, con le multe. Non vogliamo certo" Ë la polemica conclusione "darla ad altri...".